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venerdì 11 agosto 2023

Recensione: "Sotto la porta dei sussurri"- T.J. Klune

 Buonasera lettori!❤📚

Stasera vi parlo di un libro che mi ha quasi mandato in blocco...Ebbene sì! Sono stata spinta a leggere "Sotto la porta dei sussurri" dopo aver letto "La casa sul mare celeste", romanzo che ho apprezzato particolarmente per inventiva e per sviluppo dei personaggi, quindi andavo sul sicuro, anche perché la storia ha del potenziale.❤❤

Il nostro protagonista, un triste e autoritario avvocato, è Wallace. Quando un mietitore va a prenderlo al suo stesso funerale, Wallace comincia a sospettare di essere morto. E quando Hugo, il proprietario di una singolare sala da tè, si offre di aiutarlo ad "attraversare", Wallace capisce che, sì, deve proprio essere morto. Ma Wallace non si rassegna ad abbandonare una vita che sente di avere a malapena attraversato ed è deciso a vivere fino in fondo anche un piccolo scampolo, anche una breve parentesi di esistenza che, se vissuta pienamente, può farsi intera.❤📚📚

I personaggi sono ben caratterizzati ma evolvono senza un motivo particolare, la scrittura è semplice e scorrevole, inoltre il messaggio che traspare dal romanzo, come in ogni romanzo di Klune, è toccante: la vita è come una clessidra, non si può sapere quanto tempo resta da vivere e ogni granello è importante e va valorizzato al massimo. E Wallace questo lo comprende, tardi, ma lo capisce: affannarsi in un lavoro tiranno a discapito di relazioni umane, amicizie e sentimenti conduce a un'esistenza sterile e vuota.❤📚

"«Viene dalla terra» bisbigliò Hugo. «L’energia. La vita. La morte. Tutto quanto. Sorgiamo e cadiamo, e poi sorgiamo di nuovo. Percorriamo cammini diversi, ma la morte non fa discriminazioni. Arriva per tutti. È cosa riusciamo a farci che ci distingue dagli altri."

Tuttavia, a mio parere, la storia non si muove molto dai primi capitoli, ma rimane sempre in stallo. I dialoghi sono ripetitivi e a volte anche un po' insulsi, il finale un po' scontato e banale, quasi un contentino per il lettore. Non sono purtroppo riuscita a creare un legame con i personaggi. Il protagonista subisce una trasformazione troppo immediata e la storia procede con continue ripetizioni di idee e descrizioni e con luoghi comuni sulla morte e sui rimpianti.❤📚



A mio avviso, l'autore non fa che ripercorrere le stesse identiche dinamiche del primo libro. È davvero la stessa identica storia, ma né i personaggi né gli episodi che la compongono sono all'altezza di quelli del primo romanzo. Purtroppo ho trovato la maggior parte degli avvenimenti demenziale con dialoghi stucchevoli e banali. Per me è un no❤📚

Buona lettura