Visualizzazione post con etichetta libri statunitensi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libri statunitensi. Mostra tutti i post

giovedì 30 aprile 2020

Books Challenge #29. Un libro che è diventato best seller: "Maze Runner: il Codice" - James Dashner

Arrivato dodicesimo nella classifica Bestseller di IBS libri come narrativa straniera e di fantascienza, "Il Codice" ha rappresentato per me in tutto e per tutto la forza di volontà del suo protagonista, Thomas, nel voler svelare le bugie e i tradimenti subiti nella vita e operati dalle persone di cui si fidava di più.
Secondo prequel della saga, "Il Codice" riavvolge il nastro fino ad arrivare ai 5 anni del piccolo Stephen, che fu affidato alla C.A.T.T.I.V.O. dalla madre, in quanto immune al virus dell’"Eruzione", che ha portato il padre alla pazzia e che presto farà lo stesso con la madre. L'organizzazione della C.A.T.T.I.V.O gli darà un nuovo nome, Thomas, e lo sottoporrà quotidianamente per ben 3 anni ad esami medici, test e rompicapi. Anche Teresa è immune, ma Thomas non lo sa, non sa che lei vive a pochi metri da lui, non sa che ancora non si possono incontrare. Ogni sera, raggomitolato sotto le coperte, il nostro protagonista si chiede se ci sono altri bambini rinchiusi con lui in quel centro segreto, non sa a cosa servono tutti quegli aghi e i continui prelievi di sangue e si domanda se un giorno oltre a strappargli via il nome gli porteranno via altri ricordi del suo passato. Thomas non incontrerà mai nessuno di loro, fino a quando una mattina verrà sottoposto ad un intervento (come gli altri ragazzi prima di lui) che consiste nell'impianto di un dispositivo in grado di monitorare in tempo reale la sua “zona della violenza”, il suo cervello.
Diversamente da "La mutazione", in cui veniva spiegata l’origine dell’Eruzione e la sua diffusione sulla Terra, nel suo secondo prequel Dashner sceglie di analizzare meglio Thomas, sceglie l'introspezione psicologica, eseguendo un'indagine profonda ad ampio spettro.
Con questa analisi introspettiva Dashner ci insegna che i ricordi sono quelli che rendono noi stessi tali e che non bisogna mai smettere di correre per farli sopravvivere.
Ho particolarmente apprezzato "Il codice" perché, anche se non aggiunge nulla alla narrazione e non fornisce ulteriori elementi per sedare dubbi residui, si presenta intelligente e congeniale, insidioso e psicologico.
Lettura consigliata.

Buona lettura ❤️


mercoledì 29 aprile 2020

Books Challenge #28. Un libro scritto da uno scrittore: "Maze Runner. La fuga"- James Dashner

Continuiamo a recensire la saga di James Dashner con il secondo capitolo, in cui ritroviamo i protagonisti alle prese con nuovi scenari apocalittici e fatiscenti, immersi in foreste rase al suolo e nella desolazione più totale, costretti a superare prove sempre più misteriose per un fine più grande di loro. Il labirinto e i viscidi "Dolenti" sono davvero poca cosa se paragonati alla lunga marcia che la malefica organizzazione, denominata "C.A.T.T.I.V.O", ha pianificato per i pochi sopravvissuti. Sopravvissuti, in realtà i Radurai si ritrovano prigionieri e una volta fuggiti si scontrano con la realtà della situazione che li ha costretti lì. Ancora non sembra finita, anzi sembra che fuga dal Labirinto non abbia portato altro che problemi.
La marcia che sono costretti ad intraprendere attraverso la "Zona Bruciata", una vasta e squallida landa inaridita da un sole accecante e sferzata da tempeste di fulmini, testerà ancora una volta la resistenza dei ragazzi che hanno appena scoperto l'esistenza di questa organizzazione. Nel loro viaggio scopriranno che la Zona Bruciata è popolata da esseri umani che l"Eruzione", il temibile morbo che rende folli, ha ridotto a zombi assetati di sangue. Nelle due settimane in cui dovranno percorrere rischiosamente i centocinquanta chilometri che li separano dal porto sicuro, la loro meta, tra cunicoli sotterranei infestati da sfere metalliche affamate di teste umane e creature senza volto dagli artigli letali, i Radurai dovranno dar voce al loro coraggio e al loro istinto di sopravvivenza. Un libro intenso, dedicato alla scoperta di sé e dei limiti oltre al quale è possibile spingere le proprie paure, bisogna ricordare chi si era, sopravvivere a chi si sta diventando e ai tradimenti. In questo scenario di desolazione il viaggio verso il luogo misterioso in cui forse potranno ottenere la cura che salverà loro stessi e il mondo, attraverso le insidie di città fatiscenti e foreste rase al suolo, diventerà per Thomas e gli altri, un percorso di scoperta del proprio mondo interiore, del limite oltre il quale è possibile spingere le proprie paure. Bisogna correre per essere liberi.
Anticipo però che la suspance creata nel primo libro qui si affievolisce e forse questo viaggio verso la verità viene portato troppo per le lunghe. Sicuramente la presenza decisa della  C.A.T.T.I.V.O., che nel primo libro era solo una presenza vaga e lontana, rende il libro fresco e originale poiché li osserva e interviene quando lo ritiene opportuno, ma sempre in modo criptico, facendo sorgere diverse domande nel lettore e nei Radurai.
Lo stile usato è quindi molto coinvolgente e la trama è ricca di colpi di scena, che però vengono smentiti a poche pagine di distanza. La scrittura rende la lettura scorrevole e piacevole, purtroppo non contiene molta caratterizzazione dei personaggi. Quello che rimane è molta incertezza, come nel primo volume, ma stavolta si aggiunge anche la speranza che a tutto ci sia una spiegazione. Una spiegazione completa forse nel terzo libro. Lettura consigliata
Buona lettura ❤️



sabato 25 aprile 2020

Books Challenge #14. Un libro che è diventato un film: "Maze Runner. Il Labirinto"- James Dashner


Cari lettori,
James Dashner e la sua saga sono riusciti a completare ben cinque categorie della Challenge Books, di cui vi sto raccontando le mie impressioni. Si tratta di una serie di romanzi fantascientifici, distopici; il primo libro "Maze Runner – Il Labirinto", è uscito nel 2009 ed è diventato un film nel 2014, "Maze Runner – La fuga", uscito nel 2010, è stato riproposto al cinema nel 2015, in un imbarazzante miscuglio di avvenimenti, presi anche dal terzo capitolo, "Maze Runner – La Rivelazione", pubblicato nel 2011. Il primo prequel, "Maze Runner – La Mutazione", è uscito nel 2014, in contemporanea al film infatti, "Maze Runner – Il Codice", è uscito solamente nel settembre del 2016. Ho cercato di inserire la saga nelle diverse categorie e ci sono riuscita. Partendo dall'incipit della saga "Maze Runner. Il Labirinto" è un libro pieno di adrenalina e una lettura affascinante. Ritrovarsi con Thomas, il protagonista, in un labirinto di pietra e cercare ogni possibile soluzione, oltre a chiedersi perché e chi abbia voluto chiudere circa 50 ragazzini lì dentro, è qualcosa che ti catapulta in un mondo dai risvolti oscuri e stimola soprattutto domande su come nasce una società. Assistiamo infatti ad un'utopia di non violenza ricreata in vitro, all'illusione di un eden menzognero, fondato sulla paura di oltrepassarne i confini e alla sicurezza della famiglia-comunità come punto di arresto dell'evoluzione di una società.
Un certo numero di adolescenti, i "Radurai", vengono lasciati in uno strano posto chiamato Radura. Oltre le mura di questa radura c'è un labirinto con le pareti in continuo movimento, con all'interno  chiuse orribili e mostruose creature, chiamate i "Dolenti": è impossibile uscire da questo posto se non si supera il Labirinto. Ogni mese un nuovo arrivato, soprannominato dai ragazzi già presenti "Fagiolino", si unisce ai Radurai, inviato tramite un ascensore e con tutti i ricordi del passato cancellati (tranne il proprio nome e lingua). L'obiettivo finale che i Radurai  si pongono, che intanto si sono organizzati ed hanno fondato una piccola comunità, è quello di trovare una via d'uscita dal Labirinto: ogni giorno appena la porta del Labirinto si apre, alcuni ragazzi, scelti tra i più veloci e detti apposta"Velocisti", si avventurano al suo interno, cercando di farne una mappa ed elaborare uno schema che possa condurli all'uscita. Quando Thomas (O'Brien) si trova improvvisamente senza memoria e intrappolato in un ascensore, iniziano a succedere cose insolite, soprattutto quando entra nella Radura e viene scelto per avventurarsi nel Labirinto.
Ma perché tutti quei giovani si trovano nella raduna? Chi li ha portati in quel luogo e per quale finalità? Perché sono tutti uomini e in oltre due anni di reclusione nemmeno una ragazza è mai entrata a far parte del gruppo?.
Alcune di queste domande troveranno risposta soprattutto nei sequel, tuttavia alcune basi vengono gettate già in questo libro, che si presenta fin da subito diverso da altre saghe. E' ambientato in un luogo non collocabile, fuori dal mondo ed è privo di triangoli amorosi. Si concentra soprattutto sulla ricerca di una via di fuga, anche se non si conosce la destinazione e a che cosa possa portare una fuga, sul gioco di squadra, sulla rivalità, sull'intelligenza.
La scrittura, con termini originali e divertenti, guida il lettore in modo acuto, rapido e ipnotico fino alla fine. Non dà spazio alle futilità e presenta un colpo di scena dopo l'altro. 
Ottima la trasposizione cinematografica del romanzo. La regia, affidata a Wes Ball, si snoda tra le scelte etiche ed estetiche con mostri mutuati da "Doom", uno spirito da naufraghi come la serie "Lost" e una nuova micro- civiltà di ragazzi come ritroviamo ne "Il Signore delle Mosche", il tutto condito in salsa Young Adult.
Lettura consigliata, come il film.

Buona lettura ❤️