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mercoledì 3 giugno 2020

Recensione: "Isola di Neve"- Valentina D'Urbano

L'ultimo romanzo di Valentina D'Urbano che intendo recensire, prima di riprendere con la Challenge Books, è "Isola di Neve".
Il romanzo è una storia di amore e di musica che, come un nota musicale, risuona lungo due generazioni.
Ci ritroviamo a seguire due narrazioni inevitabilmente intrecciate.
La prima è ambientata nei primi anni '50, siamo sull'isola di Novembre e la vita per tutti è aspra e miserabile, per Neve ancora di più.
Neve, così  è come la chiamano tutti sull'isola, è figlia di un padre violento e ubriacone. La sua famiglia, di sette figlie femmine, dipende da Neve che, tra botte e fame, la sfama come riesce. Lei è l'unica in grado di provvedere a tutti e neanche a diciott'anni esce in mare a faticare come tutti gli altri uomini. Ma Neve è piccola e forte, agile e selvatica, ma soprattutto diversa dagli altri isolani: i capelli biondi e i tratti nordici la rendono diversa e bellissima.
Tutto cambia quando nel carcere dell'Isola di Santa Brigida viene trasferito uno straniero con il suo violino e viene rinchiuso in una cella che si affaccia su una piccola spiaggia su cui è proibito attraccare. 
Lì Neve sbarca apposta, spinta da una curiosità divorante, e trova Andreas, un musicista di Dresda, completamente diverso da come lo  aveva immaginato.
Sullo sfondo di questa isola feroce e dura, il loro incontro sarà indimenticabile, un nodo nel destino imprevedibile. 
Di contro, la seconda narrazione ha come protagonista Manuel: ventotto anni e una vita quasi finita per un errore imperdonabile. L'unico suo rifugio sarà Novembre, un'isola sperduta nel Mar Tirreno, insieme alla sua gemella Santa Brigida, l'isola del vecchio carcere abbandonato.
E' il posto perfetto per stare da soli e in tranquillità, se non fosse per Edith, una giovane tedesca con i dreadlook e i piercing sul viso e il suo dannato violino. Ma Edith è soprattutto una ragazza ossessionata da una storia: vuole sapere che fine ha fatto un famoso musicista tedesco di cui da cinquant'anni si sono perse le tracce.
La travolgente capacità di Valentina di caratterizzare i personaggi si unisce all'abilità di intrecciare passato e presente in un libro che sottolinea la potenza emotiva dei ricordi. 
La scrittrice ci invita a esaltare il valore stesso dei ricordi e a cercare se stessi attraverso il dolore e l'amore, come se fossero due lati della stessa medaglia.
Sicuramente l'ambientazione si allontana dalle classiche periferie raccontate dalla D'Urbano nei precedenti romanzi, anzi si potrebbe avere la sensazione che l'isola e la sua feroce bellezza siano un modo per evadere dal degrado, ma in realtà la scrittrice racconta l'asprezza di un piccolo borgo perso tra gli scogli, dove dolore e passione sono sempre gli stessi.
Un romanzo che fino all'ultima pagina non rivela se stesso, emozionando il lettore in una doppia storia verso cui si prova a cercare un unico lieto fine.
Di solito dormo.
Ma sento i tuoi passi quando arrivi.
Sento il modo in cui smuovi le onde e la sabbia.
Allora capisco che sei arrivata e mi sveglio.



Lettura consigliatissima
Buona lettura ❤️


martedì 19 maggio 2020

Books Challenge #18.Un libro che ho scelto ad occhi chiusi dalla tua libreria: "Quella vita che ci manca" - Valentina D'Urbano

Cari lettori,
non credo di aver avuto feedback rispetto alle mie attuali recensioni, ma comunque mi scuso lo stesso con il mio pubblico, immaginario o no, per la mia assenza. A volte dovrei/vorrei avere il dono dell'ubiquità.
Continuo a proporre le mie recensioni rivisitate sui libri letti durante la Challenge Books di qualche anno fa. Ho iniziato con questo progetto proprio appena aperto il blog, anzi è stato proprio l'atto di recuperare quelle recensioni che finalmente mi ha fornito la spinta finale che mi serviva per aprire Ircania's World. Continuo il percorso con lei: Valentina D'Urbano.
Valentina si è presentata con i suoi romanzi ben tre volte nella Challenge, ma dopo aver pubblicato e rivisitato con il cuore in gola "Non aspettare la notte", ho deciso che prima di continuare con le recensioni della Challenge Books farò una breve regressione su questa bellissima scrittrice. Ogni volta Valentina lascia nel lettore pensieri forti e il cuore spaccato, per questo avevo scelto lei ad occhi chiusi dalla mia libreria. Ho scelto una storia intensa, unica come i suoi protagonisti, alla continua ricerca di un pezzo mancante che non si incollerà mai. La Fortezza non perdona mai.
Il nostro protagonista, Valentino, pensa che una vita diversa sia possibile, suo papà glielo ha trasmesso.  Ma lui, il minore dei quattro fratelli Smeraldo, sa anche che l'amore verso la famiglia va preservato, anche se è feroce, anche se quella famiglia è nata da padri diversi:
Anna, a trent'anni alla vita proprio non sa cosa chiedere, Vadim si è fermato a dodici anni, nonostante il corpo ne abbia venti, e Alan, il maggiore, emana solo rabbia.
E poi c'è Delia, che non è della Fortezza ed è bellissima, ma Valentino è turbato, non può scegliere lei perché significherebbe rivelare il suo segreto e tradire la famiglia, tradire Alan, significherebbe non essere più perdonati.
"Quella vita che ci manca" è un romanzo sull'amore tra fratelli, sul legame spietato e intenso, che sbatte contro l'amore tra un ragazzo e una ragazza.
Sei bella. Sei rimasta come ti ricordavo. Non mi importa di come ti vedono gli altri, di quello che dicono. Tu per me sei puro istinto, sopravvivenza. Tu sei il pezzo di vita che mi manca.

La D'Urbano è una maestra nella scrittura di storie vere, quotidiane, normali e profondamente umane. Nelle sue storie si ritrova spesso gran parte della vasta gamma delle emozioni e delle sensazioni della vita. Odio, impotenza, amore, rifiuto, dipendenza, vergogna, perdono, dolore, tristezza, rabbia sono le radici dei suoi libri . I suoi romanzi hanno vinto numerosi premi letterari come il Premio Stresa, il Premio Rapallo Carige e il Premio Città di Penne ed è stata riconosciuta come un vero caso letterario. Il suo romanzo d'esordio, "Il rumore dei tuoi passi", è stato pubblicato anche in Francia e Germania, ed è stato la mia scintilla con la scrittrice.

Lettura consigliatissima.
Buona lettura ❤️