martedì 22 agosto 2023

Recensione: "La collezionista di Anime"- Kylie Lee Baker

Buonasera lettori! ❤📕📖

Vi lascio la recensione di questa piccola chicca, veramente bella e inaspettata:

Metà mietitrice britannica, metà shinigami giapponese, Ren Scarborough ha raccolto anime per le strade di Londra per secoli. Ci si aspetta che obbedisca alla dura gerarchia dei mietitori che la disprezzano, perciò Ren nasconde ogni emozione ed evita i suoi aguzzini come meglio può. Quando perde il controllo delle proprie abilità shinigami lascia Londra e fugge in Giappone per cercare l'accoglienza che non ha mai ricevuto dai suoi compagni mietitori. Seguita dal fratello minore, l'unico a prendersi cura di lei, Ren entra negli inferi giapponesi per servire la dea della Morte... ma scopre che anche qui deve dimostrare di esserne degna. Determinata a guadagnarsi il rispetto, accetta un compito impossibile - trovare ed eliminare tre pericolosi spiriti yokai - e realizza fino a che punto è disposta a spingersi per rivendicare il suo posto al fianco della Morte. Una ragazza collezionista di anime, divisa fra due mondi, cerca il suo destino in questa dilogia dark fantasy ambientata nel Giappone di fine Ottocento. ❤📕📖

"La Morte faceva paura agli umani, e la paura li rendeva interessanti. Senza la Morte, gli umani si adagerebbero sugli allori e non evolverebbero."


 

Preciso che è il mio primo approccio alla mitologia Giapponese e devo dire che non potevo iniziare al meglio. La storia è coerente e ben costruita, molto dark. Le atmosfere sono ben descritte così come i paesaggi, tanto che una volta terminato si ha davvero l'impressione di aver lasciato un luogo fisico. I personaggi sono ben definiti, hanno molte sfaccettature e tante cose ancora non rivelate. Infatti si tratta di una duologia, quindi spero di ritrovarmi con la seconda parte sempre immersa in questo magico mondo. La Morte, grande protagonista insieme alla nostra Ren, protagonista inusuale, è una Regina, una Dea vendicativa. Non avevo ancora trovato una descrizione così intensa e tangibile di una cosa che spaventa così tanto. ❤📕📖

"Gli ultimi istanti della vita costringevano a rendersi conto di cosa era davvero importante, perché la morte strappava via tutte le bugie che ci raccontiamo per stare meglio."

Il finale è aperto, inaspettato e tremendo. Mi ha lasciato tanto amaro e tanta tristezza. Non vedo l'ora di leggere il secondo.

Buona lettura ❤📕📖

Recensione: " Hunger Games- La ballata dell'usignolo e del serpente" - Suzanne Collins

Buonasera lettori! 📖📖📚

Qual è la genesi della personalità in un tiranno o, meglio, in un oligarca autoritario? É quello di cui parla il romanzo Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente. La storia si sviluppa sessantacinque anni prima rispetto alle vicende della serie originale e racconta il trascorso giovanile di Coriolanus Snow, futuro presidente di Panem.



È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, opportunità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. 📖📖📚

"Gli Snow cadono sempre in cima"

Sebbene Snow abbia varie occasioni per cambiare la propria vita ed uscire dalle spire di una nazione cinica, decide di giurare fedeltà ad essa ed alle atrocità che compie, giudicandole come un male necessario per contrastare la malvagità umana. Gli hunger games sono una battaglia annuale che Panem svolge, coinvolgendo i distretti, per controllare una guerra eterna, quanto immaginaria ed ingiusta. Perché solo cosí i distretti ricorderanno per sempre quanto è costata la rivoluzione verso Capitol City. 📖📖

Il nostro Coriolanus, giovane rampante, spietato, subdolo e calcolatore, non riuscirà ad uscire fuori dagli schemi e manterrà la sua coerenza, ma anche il suo animo piatto, così come tutti i personaggi di Capitol City. Sfuggirà anche all'amore come se fosse un grave pericolo, perchè l'amore distrugge. 📖📖📚

Assistiamo così all'ascesa inarrestabile del futuro dittatore di Panem...Però, tanti però, perché il libro a me è piaciuto più della saga principale e secondo me l'autrice è stata abile nel raccontare un personaggio così detestabile: ammetto di aver tifato per Snow, di aver immaginato storie diverse nella sua vita se solo lui fosse riuscito a prendere strade diverse, l'ho amato pur sapendo chi fosse, l'ho odiato pur sapendo che avrebbe potuto essere un'altra persona.📚

La nascita di un antieroe è sempre difficile da narrare. È sempre più semplice accusare e puntare il dito. Celebrare la vittoria dell'eroe è semplice, capire il cattivo lo è di più.

Buona lettura 📖📖📚

venerdì 11 agosto 2023

Recensione: "Sangue e Cenere"- Jennifer Armentrout

 Buonasera lettori! ❤📚

Stasera vi porto un'altra recensione, su una saga, o meglio il primo libro della stessa, che volevo leggere da un po', ma sicuramente la conoscete già, come anche la storia e tutto il seguito, e forse anche l'autrice, famosa anche per altri libri.

"Sangue e Cenere", primo romanzo della serie fantasy "Blood and Ash", è stata una lettura davvero affascinante e magnetica che ha creato in me curiosità e interesse, anche se ci ha messo molto ad avviarsi. Le prime 400 pagine circa sono state per me molto ridondanti e mi sono sentita molto confusa. Da una parte ho apprezzato la parte romance, non essendo pretenziosa, ma la parte logica e della coerenza narrativa sono venute meno. Ho riscontrato così tante problematiche da aver soffocato buona parte del piacere della lettura.❤📚


E' il primo romanzo della serie high fantasy “Blood and Ash”, composta da sei romanzi. La narrazione è in prima persona dal punto di vista della protagonista femminile Poppy. Poppy è una giovane ragazza di 18 anni, ed è la Vergine, la Prescelta dagli Dei. Indossa costantemente un velo per coprire il suo viso e solo poche persone hanno potuto scorgere il suo vero volto. E' costretta, pertanto, ad una vita ritirata e solitaria, ma è coraggiosa e vuole essere libera.
❤📚


Hawke è una guardia reale, e dopo una tragedia, diventa la nuova guardia del corpo di Poppy. È affascinante, forte e spietato. La storia che si crea tra i due personaggi principali è sempre un crescere, si assiste alla scoperta di varie rivelazioni che riguardano sia Poppy sia Hawke, soprattutto legate al mondo in cui vivono. Sono del parere, però, che quando si sceglie un’ambientazione particolare o un tipo definito di background, il libro stesso debba essere modellato su questo, così come ogni movimento deve risultare fluido e coerente nel mondo costruito attorno ai personaggi. In un’ambientazione simil-medievale non mi sarei aspettata un linguaggio moderno, ma arcaico e con un lessico diverso dai giorni nostri: Hawke in particolare mi ha dato sin da subito l’idea di un protagonista tipico dei romance contemporanei, con un approccio confidenziale e sboccato (non mi sono scandalizzata per le scene spicy, non mi danno fastidio) verso Poppy, quasi come fosse un bad boy dei nostri tempi. 
❤📚



Poppy, invece, per me è stata descritta nel fisico e nei comportamenti coerentemente con l'ambientazione, tranne verso i confronti di Hawke, verso cui, soprattutto nelle ultime pagine, ha dimostrato un'incoerenza tale da farmi venire il mal di testa, perché ha cambiato opinione su di lui ogni 3 righe e penso che ancora non sia convinta.

I personaggi sono nel complesso un po' stereotipati, però la trama e il worldbuilding sono realistici, fitti di mistero e convincenti, la verità che viene fuori alla fine invoglia a continuare e a scoprire cosa sia successo prima. Vedremo come continuerà...vi aggiorno!

Consigliato.

Buona lettura! ❤📚


Recensione: "Sotto la porta dei sussurri"- T.J. Klune

 Buonasera lettori!❤📚

Stasera vi parlo di un libro che mi ha quasi mandato in blocco...Ebbene sì! Sono stata spinta a leggere "Sotto la porta dei sussurri" dopo aver letto "La casa sul mare celeste", romanzo che ho apprezzato particolarmente per inventiva e per sviluppo dei personaggi, quindi andavo sul sicuro, anche perché la storia ha del potenziale.❤❤

Il nostro protagonista, un triste e autoritario avvocato, è Wallace. Quando un mietitore va a prenderlo al suo stesso funerale, Wallace comincia a sospettare di essere morto. E quando Hugo, il proprietario di una singolare sala da tè, si offre di aiutarlo ad "attraversare", Wallace capisce che, sì, deve proprio essere morto. Ma Wallace non si rassegna ad abbandonare una vita che sente di avere a malapena attraversato ed è deciso a vivere fino in fondo anche un piccolo scampolo, anche una breve parentesi di esistenza che, se vissuta pienamente, può farsi intera.❤📚📚

I personaggi sono ben caratterizzati ma evolvono senza un motivo particolare, la scrittura è semplice e scorrevole, inoltre il messaggio che traspare dal romanzo, come in ogni romanzo di Klune, è toccante: la vita è come una clessidra, non si può sapere quanto tempo resta da vivere e ogni granello è importante e va valorizzato al massimo. E Wallace questo lo comprende, tardi, ma lo capisce: affannarsi in un lavoro tiranno a discapito di relazioni umane, amicizie e sentimenti conduce a un'esistenza sterile e vuota.❤📚

"«Viene dalla terra» bisbigliò Hugo. «L’energia. La vita. La morte. Tutto quanto. Sorgiamo e cadiamo, e poi sorgiamo di nuovo. Percorriamo cammini diversi, ma la morte non fa discriminazioni. Arriva per tutti. È cosa riusciamo a farci che ci distingue dagli altri."

Tuttavia, a mio parere, la storia non si muove molto dai primi capitoli, ma rimane sempre in stallo. I dialoghi sono ripetitivi e a volte anche un po' insulsi, il finale un po' scontato e banale, quasi un contentino per il lettore. Non sono purtroppo riuscita a creare un legame con i personaggi. Il protagonista subisce una trasformazione troppo immediata e la storia procede con continue ripetizioni di idee e descrizioni e con luoghi comuni sulla morte e sui rimpianti.❤📚



A mio avviso, l'autore non fa che ripercorrere le stesse identiche dinamiche del primo libro. È davvero la stessa identica storia, ma né i personaggi né gli episodi che la compongono sono all'altezza di quelli del primo romanzo. Purtroppo ho trovato la maggior parte degli avvenimenti demenziale con dialoghi stucchevoli e banali. Per me è un no❤📚

Buona lettura 



martedì 8 agosto 2023

Recensione: "L'isola di Arturo"- Elsa Morante

Buonasera a tutti lettori!

Sono andata un po' a rilento con le letture, non dico in blocco però un libro mi ci stava portando 😔 però eccomi qui con un'altra recensione su un libro scelto per il gruppo di lettura. 

Premessa: non lo avrei mai iniziato se non fosse stato per il gruppo di lettura e me ne sarei pentita perché il libro mi è piaciuto veramente tanto.📚📚

Il racconto prende l’avvio sull’isola di Procida nel 1938, dove Arturo trascorre la sua infanzia. La madre muore dandolo alla luce e così Arturo passa i suoi primi anni nella "Casa dei guaglioni", leggendo le avventure dei grandi condottieri del passato in compagnia dell’amico Silvestro, poco più grande di lui e che se n’era preso cura allevandolo con latte di capra, e della sua cagnetta ImmacolatellaSuo padre, Wilhelm Gerace, è sempre assente. Arturo lo immagina come un grande avventuriero, costantemente in viaggio e in procinto di incominciare nuove e grandiose imprese, e lo considera come uno di quei condottieri di cui legge le avventure. Ma è proprio l’arrivo di Wilhelm a rompere questa situazione iniziale quasi idilliaca. Il padre torna a Procida, portando con sé la giovanissima Nunziatella, sedicenne e coetanea di Arturo, con cui s’era da poco risposato. Istintivamente il giovane prova una forte avversione nei confronti della ragazza, causata dal timore ch’essa possa sostituire la defunta madre e dalla gelosia per l’amore che c’è tra i due; in realtà la ragazza gli provoca sentimenti contrastanti che non sa ancora esprimere. 📚📚

L’isola, all’inizio, è il suo posto nel mondo, gli basta, lo rende felice. Ciò che accade all’infuori di essa è soltanto una leggenda che non gli sembra la pena scoprire. Lungo gli anni scopre la natura ingannevole delle cose, le dinamiche che hanno sporcato la sua infanzia, le bugie in cui è cascato. Conosce l’altro volto della medaglia della sua vita e della sua isola e scopre che tutto ciò non gli basta più: ha bisogno di altro. Procida è una bolla di vetro, la metafora dell’ingenuità. Quando la perde, decide di affrontare il mare aperto dell’esistenza e di scoprire nuove terre spietate quanto vere. 📚📚

"Io non chiederei d’essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei d’essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua"

Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. E' difficile non entrare in sintonia con i protagonisti e lasciarsi coinvolgere nel flusso di una narrazione quasi mitologica, talvolta fiabesca, ma sempre realistica. Elsa Morante è brava nel descrivere i luoghi e i tratti psicologici dei personaggi, accompagnando il lettore in un’altra dimensione, ancora oggi vivida.



La Procida di Elsa Morante è unica: piena di colori, rocce, acqua cristallina e di gente che lavora, fatica, tira a campare. L'isola è una perla, è dura e calda, e l'identità di Arturo cresce e muta insieme all'isola e al rapporto con il padre, una figura mitizzata, che quando si rivela, perde di credibilità, come quando si incontra per davvero il proprio idolo e questo perde di fascino ai nostri occhi.

Buona lettura 📚📚

Il ritorno di Wilhelm con la sua giovane moglie

giovedì 6 luglio 2023

Recensione: " Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Alice attraverso lo specchio"- Lewis Carroll

 Buonasera lettori 📚📒📚


Vi porto due classici teneri e leggeri. Alice nel paese delle Meraviglie è un romanzo del 1865 scritto da Charles Lutwidge Dodgson sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll. La trama la conosciamo: la protagonista è una ragazza di nome Alice che cade attraverso una tana di coniglio in un mondo fantastico popolato da strane creature antropomorfe. Il racconto gioca con la logica, dando alla storia una popolarità duratura sia negli adulti che nei bambini. È considerato uno dei migliori esempi del genere letterario nonsenso. Il suo corso narrativo, struttura, personaggi e immagini sono stati enormemente influenti sia nella cultura popolare che nella letteratura, specialmente nel genere fantasyAttraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò è un romanzo fantastico del 1871 scritto come seguito de Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Come nel precedente, il racconto è pieno di allusioni a personaggi, poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell'epoca in cui Carroll viveva. Mentre il primo libro gioca sul tema delle carte da gioco, il secondo è incentrato sul tema degli scacchi, per i quali l'autore fornisce uno schema di gioco all'inizio del libro. ❤💖



Tradurre Alice è un'impresa complessa in cui moltissimi autori italiani si sono cimentati. I giochi di parole, le figure retoriche, i proverbi citati e i continui riferimenti alla cultura inglese hanno spesso stuzzicato a tal punto la fantasia dei traduttori che ogni traduzione rappresenta un libro a sé. I tranelli linguistici sono infatti molto più sottili e difficili non solo da tradurre, ma addirittura da individuare. Il libro è giocato soprattutto sul nonsense che raggiunge l'apoteosi nel poemetto Jabberwocky, totalmente composto di parole inventate (metodo di cui James Joyce farà tesoro).

"Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad  altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro".

La figura di Alice, ma anche quella dei personaggi ideati da Lewis Carroll fa ormai parte dell'immaginario collettivo occidentale. Un libro da leggere non solo per la genialità dei suoi dialoghi e dei giochi di parole, per la fantasia dei luoghi e personaggi inventati, ma soprattutto per ritrovare un po' di fanciullezza. La storia di Alice è surreale e appassionante, piena di personaggi misteriosi.  In un romanzo in cui la sospensione dell'incredulità è d'obbligo, il gusto del gioco non può essere dimenticato e va riscoperto con occhi che sappiano guardare al di là del consueto. Perché qui è l'essenza della vita, e forse tra i sogni segreti di tanti c'è proprio la tana di un coniglio bianco in cui perdersi, uno specchio al di là del quale riscoprire la bellezza della vita reale. 
Buona lettura❤❤

Recensione: " I Dolori Del Giovane Werther" - Goethe

Buonasera lettori💕💓

Stasera vi porto una recensione veloce su un classico. Non avevo mai letto nulla di Goethe, a parte qualche stralcio del Faust (che mi piace molto), però direi che con questo romanzo ho un po' sbagliato, nel senso che non mi è piaciuto particolarmente.📚📚

Penso che ci siano classici non adatti a tutti, e forse questo non lo è per me perché, pur contestualizzando il libro all'interno dell'epoca in cui è stato scritto ( cosa che suggerisco e faccio sempre), non ne trovo la bellezza. " I Dolori Del Giovane Werther" appartiene all'età giovanile di Goethe ed è considerato opera simbolo del movimento dello Sturm und Drang, anticipando molti temi che saranno propri del romanticismo tedesco. 

Il romanzo epistolare è ambientato nella Germania della seconda metà del ‘700. Werther, un ragazzo di buona famiglia, si è appena trasferito da un’importante città tedesca in un piccolo centro di campagna per sbrigare alcuni affari per la propria famiglia. Werther è un giovane colto, legge i grandi classici, ma non ha un lavoro perciò e si dedica all’ozio. Il giovane, per la sua cultura, la sua affabilità, il suo buon gusto è generalmente ben accettato da tutti, senza però riuscire, come egli stesso scrive nelle lettere all’amico Wihelm, a trovare un gruppo di amici. Il punto cruciale della narrazione è la conoscenza di Lotte: una sera Werther partecipa a un ballo presso una famiglia di nobili del posto e gli viene annunciato che farà conoscenza con una giovane e bella ragazza, tuttavia già promessa ad un altro uomo, Alberto. La notizia non sembra scuoterlo più di tanto, tuttavia la presentazione della ragazza lo colpisce e tra i due nasce un vero e proprio feeling. Werther comincia a provare un sentimento nuovo per la ragazza, un sentimento mai provato, che però cozzerà inevitabilmente con le consuetudini sociali allora vigenti.💓💝


“La razza umana è cosa uniforme. I più passano la maggior parte del tempo lavorando per vivere, e quel po' di libertà che resta loro, li tormenta al punto da cercare ogni mezzo per liberarsene.”

Il giovane finisce per farle visita quasi ogni giorno e nasce un amore vero e proprio, fatto di sguardi, intese, sospiri, e speranze da parte di Werther. Tuttavia, mentre Werther finisce col vedere in Lotte la sua donna ideale, Lotte non vede altro che un ottimo amico in lui. Verso la fine del primo libro Werther stesso descrive il suo amore per Lotte come una malattia incurabile, una passione irrefrenabile che va contro ogni regola, stabilita da secoli, di consuetudini sociali. Per tentare una guarigione interiore il giovane decide allora di allontanarsi, tuttavia è un tentativo inutile: l’ inverno lungo e gelido, le angherie dell’ambasciatore e la lontananza da Lotte lo fanno spegnere poco a poco, fino a che, all’inizio del secondo libro, non decide di ritornare, scusandosi con la madre per avere abbandonato la carriera, spinto dall’irrefrenabile amore per Lotte. Ma lei è sposata e il ritorno di Werther non può che turbare quell’ unione. Werther capisce che l’amore per Lotte è il solo filo per la sopravvivenza📚📓

Il motivo dominante de I dolori del giovane Werther è l'amore, tanto importante per il protagonista del romanzo quanto per l'autore Goethe. Werther rappresenta la calda passione, come sosteneva lo sturm und drang, l’irrazionalità del pensiero umano contro la razionalità che veniva sostenuta dall’Illuminismo. Altro elemento decisamente romantico è la natura tanto da arrivare ad affermare che la natura e Dio sono tanto strettamente congiunti che la natura può essere considerata come "l'abito vivente della divinità". La natura quindi è vivente, animata, considerata come una forza primordiale, conoscibile.💕💞

Ho trovato però tutto estremamente esasperante: il concetto dell'amore così estremizzato mi ha abbastanza disturbata, come il finale. Concepisco volentieri l'amore passionale, bruciante e totalizzante, ma il sacrificio di Werther è per me fine a sé stesso perché Lotte non lo ha mai visto diversamente da come invece lui immagina, anzi a volte sembra di essere solo nella sua testa piena di allucinazioni e immagini vivide della loro vita insieme, mai successa.


Buona lettura📓📕

domenica 4 giugno 2023

Recensione: "L'incubo di Hill House"- Shirley Jackson

 Buongiorno Lettori💓💓

Oggi vi porto una recensione su un romanzo gotico, uno dei più celebri di questa autrice, un romanzo dell'orrore, considerato uno tra le migliori storie di fantasmi. Leggerlo adesso magari non vi farà impressione, ho sentito tanti pareri che dicono che non succede nulla, che in fondo non viene descritto nessun fantasma. Ma come dico sempre l'opera va contestualizzata: siamo nel 1959 e l'autrice sceglie, più che di fare affidamento sui classici cliché delle letteratura dell'orrore, di muovere il terrore nel lettore usando la complessa relazione che si instaura tra i misteriosi avvenimenti nella casa e sulla psiche dei personaggi.📕📚🌺

"No, l'aspetto minaccioso del soprannaturale è che attacca la mente moderna dove è più debole, dove abbiamo rinunciato alla corazza protettiva della superstizione senza sostituirla con una difesa d'altro tipo. Nessuno di noi pensa razionalmente che sia stato un fantasma ad attraversare il giardino ieri notte, eppure di sicuro ieri notte a Hill House stava succedendo qualcosa, e il rifugio istintivo della mente - il dubbio - viene meno. Non possiamo dire: "È stata la mia immaginazione", perché c'erano altre tre persone.“

Protagonista del romanzo è Eleanor, una ragazza che da bambina è stata protagonista di un fenomeno di poltergeist, e che per questo è stata chiamata da un certo professor Montague, un antropologo interessato ai fenomeni paranormali, a trascorrere l'estate a Hill House, una casa che si suppone infestata. Montague pensa infatti che la presenza di alcuni sensitivi possa catalizzare meglio le presenze soprannaturali della casa, e per questo ha convocato diverse persone protagoniste a vario titolo di eventi paranormali: all'appuntamento, tuttavia, si presentano solo Eleanor, una ragazza spregiudicata e anticonformista, Theodora, e Luke Sanderson, ultimo erede dei proprietari di Hill House, un giovanotto spensierato e attraente che ha il compito di vigilare sulla proprietà. 📕📚🌺



Eleanor ha trascorso la giovinezza ad accudire la madre inferma: ora che la madre è morta, l'invito del professor Montague rappresenta la prima possibilità di andarsene di casa dopo una giovinezza infelice. Quando incontra Theodora e Luke, mentre crede da un lato di aver trovato finalmente degli amici e la possibilità di vivere una vita normale, dall'altro sviluppa con loro una relazione gelosa e piena di fobie. Intanto, Hill House si svela un luogo da incubo: la casa è costruita in modo strano, con impercettibili scarti nelle proporzioni e nelle inclinazioni di piani e angoli da generare fenomeni bizzarri, dalle porte che si chiudono senza che nessuno le tocchi a vaghi sentimenti di spaesamento e malessere generati da giochi ottici. Parallelamente, iniziano a verificarsi fenomeni paranormali: poltergeist, scritte sui muri che chiamano Eleanor, voci, presenze, apparizioni spettrali. L'autrice descrive i fenomeni di Hill House, generando un'inquietudine sottile, che conduce gradatamente i protagonisti ad esasperare le loro tensioni, ed Eleanor alla pazzia. 📕📚🌺

L'incubo di Hill House è un'opera di horror elegante e raffinata, costruita con uno stile allusivo e mai esplicito. In particolare, il finale è aperto a diverse interpretazioni: si può pensare, infatti, che i fenomeni di Hill House siano frutto della suggestione derivata dal luogo e che Eleanor, già prostrata psicologicamente, impazzisca, mentre i fenomeni verificatisi in precedenza non sarebbero altro che allucinazioni collettive generate dall'atmosfera tetra della casa. Se invece si accetta l'interpretazione soprannaturale, è possibile che le "presenze" di Hill House abbiano chiamato a sé Eleanor, fra i quattro la più suggestionabile.


Buona lettura📕📚🌺

venerdì 2 giugno 2023

Recensione: Trilogia della città di K"- Agota Kristof

Buongiorno lettori📕📖

Vi porto un'altra recensione su questo libro che per me è un cinque stelle pieno🌟🌟🌟🌟🌟

«Tutto ha inizio con due gemelli che una madre disperata è costretta ad affidare alla nonna, lontano da una grande città dove cadono le bombe e manca il cibo. Siamo in un paese dell’Est, ma né l’Ungheria né alcun luogo preciso vengono mai nominati. Un inizio folgorante che ci immette di colpo nel tempo atroce dell’ultima guerra raccontandolo come una metafora. La nonna è una “vecchia strega” sporca, avara e senza cuore e i due gemelli, indivisibili e intercambiabili quasi avessero un’anima sola, sono due piccoli maghi dalla prodigiosa intelligenza. Intorno a loro ruotano personaggi disegnati con pochi tratti scarni su uno sfondo di fame e di morte. Favola nera dove tutto è reso veloce ed essenziale da una scrittura limpida e asciutta che non lascia spazio alle divagazioni. Un avvenimento tira l’altro come se una mano misteriosa e ricca di sensualità li cavasse fuori dal cilindro di un prestigiatore crudele».📚

Durante una guerra non specificata e in un luogo non menzionato, ma che possiamo immaginare sia l'Ungheria del periodo tra la Seconda guerra mondiale e l'invasione russa, una madre porta i sue due gemelli a vivere in campagna con la nonna per proteggerli dai bombardamenti che imperversano in città. Conosciamo così Lucas e Klaus (nomi anagrammati che apprendiamo molto più avanti), due bambini con cui si empatizza, ma su cui ci si interroga continuamente, soprattutto in relazione ai tanti comportamenti che mettono in atto. E se da una parte ci troviamo trasportati teneramente verso di loro perché  la vecchia che li ospiterà non è una tenera nonnina, bensì una sporca e sudicia strega che li sottoporrà ad ogni sorta di angheria, dall'altra i gemelli sono strani, totalmente in simbiosi e immersi in un mondo a parte, anzi per poter sopravvivere nella realtà in cui sono capitati i due decidono di diventare più forti del male che li circonda, inventando riti di sopportazione del dolore che si infliggono reciprocamente, aumentandone progressivamente l’intensità. I gemelli sono come un'unica entità inscindibile, c'è un Noi narrante che potrebbe benissimo essere un Io e con il passare delle pagine questo Io diventa freddo, distaccato e relativamente cattivo perché sostiene di raccontare e scrivere ne "Il grande quaderno" solo i fatti reali, reagendo di conseguenza a quello che lo circonda. 📚

"Perché il verbo amare non è un verbo sicuro, manca di precisione e di obiettività"

Il romanzo infatti è suddiviso in tre libri. Il primo è quello scritto dalla penna inesperta dei bimbi e ne ricalca lo stile acerbo: sembra di leggere il diario di due ragazzini, in cui raccontano le loro fatiche di crescere senza gli agi dell'infanzia e senza l'amore di una famiglia. Nel secondo e terzo libro, in un Paese occupato dalle armate straniere, i due gemelli scelgono due destini diversi: Lucas resta in patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali. Ormai adulti Lucas e Klaus non si rincontreranno che nella terza parte, quando ormai il lettore non sa più veramente chi sia uno o chi sia l’altro. O sono forse la stessa persona? Klaus ha inventato Lucas, o viceversa? O esistono entrambi veramente?. Perché l'autrice fa proprio questo: ci guida nella guerra e nella follia come se si trattasse di situazioni di ordinaria amministrazione, come se la guerra non fosse solo armi e ribellione, ma è anche povertà, fame, follia.📚



Il linguaggio scarno ed essenziale spoglia i personaggi di inibizioni e di emozioni, le persone che incontriamo e che fanno parte della vita dei gemelli sono ridotte all'essenziale: animali che devono sopravvivere e soddisfare le pulsioni principali. La scrittura non ammette repliche, è tangibile, concreta, senza mezzi termini.

"Gli dico che la vita è di un'inutilità totale, è nonsenso, aberrazione, sofferenza infinita, invenzione di un Non-Dio di una malvagità che supera l'immaginazione"

Questo libro è duro, deciso, potente, di quelli che suscitano fortissime sensazioni, commuove e indigna, emoziona e ci coinvolge in prima persona. Si vale di una prosa asciutta ed efficace, esauriente ed esaustiva, cruda, la sola che serve per sciorinare la vergogna di cui si scrive. Il solo linguaggio che si può usare per descrivere l'orrore della guerra.📚

Consigliato, buona lettura📚

Recensione: "Le ragazze immortali"- Kiran Millwood Hargrave

 Buongiorno lettori🌺📖

Oggi vi porto la recensione di un fantasy autoconclusivo su cui avevo alte aspettative, ma che non è stato come pensavo. La storia dovrebbe essere ispirata Dracula e, in particolar modo, alle tre mogli che lui avrebbe all'interno del castello (leggenda alimentata da Dracula di Stoker).

Le gemelle Lil e Kizzy stanno per compiere diciassette anni, ed entro poche ore arriverà per loro il giorno della divinazione: l'Anziana Charani svelerà alle ragazze quale destino le aspetta. Ma non faranno in tempo a partecipare alla cerimonia perché il crudele Boier Valcar le fa rapire per farne le sue schiave. Costretta a lavorare nelle cucine del castello, un luogo tutt'altro che accogliente, Lil trova conforto nell'incontro con Mira, una compagna di sventura verso cui si sente attratta in un modo mai provato prima. E lì sente parlare del Drago, che ricorda la terribile figura mitologica di cui raccontano le antiche leggende, un mostro a cui si portano in offerta giovani ragazze. Forse Lil e Kizzy non avranno la loro cerimonia di divinazione, ma le gemelle stanno per scoprire comunque il loro destino. 🌺📖

"L’indomani sarebbe stato il nostro diciassettesimo compleanno, il giorno della divinazione. Il giorno in cui l’Anziana Charani avrebbe aperto la sua mano contorta per accogliere i nostri palmi e svelarci cosa ci avrebbe riservato il futuro. Per parte mia, avevo i nervi tesi come corde di violino e la sensazione che nelle vene mi scorressero frammenti di vetro; Kizzy invece non vedeva l’ora."

Il romanzo è stato concepito come un retelling sulle mogli di Dracula e in particolare di come sono finite al castello, ricordando al lettore che prima di essere vampiri centenari erano donne, con delle storie personali e una vita. Entrambe le protagoniste nate dalla penna di Millwood Hargrave sono forti, scritte con intelligenza e non cadono negli stereotipi del genere. Lil è un' eroina docile, mentre Lizzy è più selvaggia, ma entrambe sono lottatrici, devono lottare con il ruolo che gli è stato affidato. Per la loro libertà di essere e di pensare. Tuttavia si parla soltanto di due delle tre donne e viene narrata solo la parte prima della vita da vampire insieme al passato di due di loro, Lil e Kizzy, di cui avrei preferito leggere soltanto per dare contesto ai due personaggi. Ho apprezzato che i capitoli fossero brevi, che l’autrice mantenesse la loro storia abbastanza bene, tanto che questa come una prima lettura per un giovane lettore la consiglierei volentieri. 🌺📖



L’unico spunto interessante è la discriminazione attuata dagli Stanziali contro i Viaggiatori e questo è un chiaro riferimento alla comunità nomade, ma non c’è grossa introspezione psicologica ed emotiva nei personaggi, probabilmente anche perché non vi è tempo di soffermarcisi, visti gli eventi che si susseguono veloci in un arco temporale abbastanza ristretto. 🌺📖

Ho trovato la storia d’amore saffica un po’ troppo forzata e velocizzata: non ho avuto il tempo di empatizzare o di capire come le due si fossero piaciute in così poco tempo; un’occasione mancata.  Le mogli di Dracula compaiono tutte e tre insieme solamente alle ultimissime pagine e la tematica vampiresca è gestita in maniera frettolosa nelle ultime 50-100 pagine con dei rimandi piuttosto evidenti ad altre serie. E’ davvero un peccato, perché più che una storia di vampiri è un bel romanzo fantasy scritto bene, ma che prometteva altro🌺📖

Buona lettura 🌺📖

martedì 23 maggio 2023

Recensione: "Il Maestro e Margherita"- Michail Bulgakov

Buonasera lettori 💓

siamo di nuovo qui con una lettura tutta classica. Ebbene sì! Sono entrata a far parte di ben due gruppi di lettura e uno di questi propone classici. Questo mese siamo finiti in Russia, non quella dei giorni nostri ma la Russia di Stalin

"Un miracolo che ognuno deve salutare con commozione". Così Eugenio Montale accoglieva nel 1967 il romanzo postumo che consacrava di colpo Bulgakov, fino ad allora sconosciuto, tra i grandi scrittori russi del Novecento, e forniva un quadro indimenticabile della Russia di Stalin. Nella Mosca degli anni '30 arriva Satana in persona e sotto le spoglie di un esperto di magia nera, accende una girandola di eventi tragicomici. 💓

Il romanzo si svolge su due principali piani narrativi paralleli, ai quali corrispondono due differenti ambientazioni storico-geografiche: la prima di queste è la Mosca degli anni '30 in cui si trova in visita Satana nei panni di Woland, un misterioso professore straniero, esperto di magia nera, attorniato da una cricca di personaggi alquanto particolari: il valletto Korov'ev detto Fagotto, un ex-maestro di cappella sempre vestito con abiti grotteschi, il gatto Behemoth, il sicario Azazzello. il pallido Abadonna, con il suo sguardo mortale, e la strega Hella.  L'arrivo del gruppo porta scompiglio non solo fra i membri di un'importante associazione letteraria sovietica, ma in tutta Mosca. La seconda storia, che si sviluppa nel corso dell'intero romanzo interrompendo la narrazione principale dei fatti di Mosca, rievoca gli avvenimenti accaduti a Gerusalemme durante il periodo pasquale al tempo di Ponzio Pilato. 💓

Possiamo dire che scrittore è stato in grado di criticare l'Unione Sovietica in maniera velata, utilizzando una storia fantastica, per non destare sospetti e per non incorrere in una censura. L'idea e la forza rivoluzionaria del libro, che è contemporaneo a Stalin e alla Urss, ma che si pone come critica a quest'ultima, sono fenomenali. Lo scrittore, utilizzando il pretesto narrativo del Diavolo che arriva a Mosca, ha voluto fare una forte critica alla società del comunismo sovietico e ai scrittori del periodo. Bulgakov critica la chiusura della società sovietica, la complessa burocrazia e la sua povertà. Nel romanzo il Diavolo visto come portatore di male qui appare, invece, come la persona che attua la vendetta dell’autore.
Ma l'opera, che gira attorno a personaggi fantastici e fantasmagorici, spesso ha dei periodi lunghi, contorti ed estremamente tediosi. E' un libro che merita tantissimo per la forza rivoluzionaria, ma la storia è molto lenta, si fa fatica ad ingranare e ha spesso parti che avrei saltato volentieri. 



Il romanzo è scritto in tono umoristico anche se il linguaggio è molto complicato. Il narratore racconta in terza persona, è estraneo alla vicenda tranne quando nella seconda parte del libro si rivolge direttamente al lettore, ed è onnisciente. Un aspetto che ho trovato interessante nella struttura del romanzo è  stato l'andamento quasi in parallelo nelle due storie raccontate, ossia la storia nella Mosca contemporanea e la storia nella Gerusalemme al tempo di Gesù. Entrambe le storie si svolgono nell'arco di pochi giorni e si concludono di domenica. 💓

Il messaggio bellissimo del Diavolo che va Mosca non per portare il male, ma per smascherarlo perchè intrinseco nell'uomo è la cosa che mi rimarrà di questo romanzo.

Consigliato solo se si contestualizza.

Buona lettura

lunedì 1 maggio 2023

Recensione: "La canzone di Achille"- Madeline Miller

 Buongiorno lettori💗💗

Vi porto una storia bellissima, finita qualche ora fa. Una storia viva ed emozionante che va oltre la famosa epopea di guerra. Il romanzo ripercorre la storia di Achille e Patroclo, dall'esilio di Patroclo adolescente all'incontro con Achille, per poi narrare l'addestramento dei due con il centauro Chirone, l'amore che nasce tra i due principi, la guerra di Troia e infine la morte e il successivo incontro nell'Ade dei due eroi.

Il libro descrive magistralmente l’amicizia tra i due eroi che si trasforma poi in amore e la loro morte, che li unisce per sempre con le loro ceneri mischiate in una sola urna. Il figlio prediletto del re Peleo, il "migliore tra i greci", e il giovane figlio di Menezio in esilio a Ftia, voce narrante del racconto, crescono assieme prima di diventare amanti. Un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Tra le pagine scorre la vita dei due protagonisti in direzioni uguali e contrarie: la crescita eroica del possente Achille, dalla bellezza semidivina, e quella all’ombra del gracile e poco promettente Patroclo.

 I due diverranno amici, ma il sentimento d’amore prevarrà sulla semplice amicizia. Il loro rapporto sarà oscurato dalla ninfa Teti, madre di Achille, in quanto il prediletto sceglierà come compagno di battaglia proprio l’esule Patroclo.



In una cornice di vizi e tentazioni, Dei e sotterfugi, mito e morte, i due si addestreranno insieme e insieme arriveranno alla famosa Guerra di Troia, di cui Patroclo narrerà l’inquietudine e l’efferatezza. Il ritmo incalzante dell’avvicendarsi della guerra culminerà nella morte dei due uomini. La morte di Patroclo avverrà per mano di Ettore, e Achille distrutto dal dolore, si rifarà per giorni sul corpo esangue dell’assassino troiano. E tra le pagine troviamo proprio questo, un canto d'amore per Achille, tramite la voce del suo amante. Patroclo non può fare altro che  farsi guidare da quest’amore totalizzante che lo porterà a prendere il posto di Achille in battaglia pur non avendo la sua stessa forzaEntrambi vivono il dolore della profezia che non può essere arrestata.📚

La reazione di Achille alla notizia della morte dell’amato è struggente:

«Achille fa scattare la mano per agguantare la spada e tagliarsi la gola. È solo quando la solleva vuota che ricorda: ha dato la spada a me. Poi Antiloco gli sta bloccando i polsi, e gli uomini stanno parlando. Achille non vede altro che il tessuto macchiato di sangue. Con un ruggito, spinge via Antiloco, atterra Menelao. Poi si getta sul corpo. La consapevolezza sale violenta in lui, soffocandogli il respiro. Un urlo, che lacera ogni cosa che trova sulla sua strada per uscire. E poi un altro, e un altro. Achille si afferra i capelli con le mani e se li strappa dal cranio. Ciocche dorate cadono sul corpo insanguinato. Patroclo, dice, Patroclo. Patroclo. Ancora e ancora, e alla fine il nome diventa soltanto suono. […] Ma dovrebbe lasciarmi andare. E non può farlo. Mi tiene così stretto che riesco a sentire il debole battito del suo petto, come le ali di una falena. Un’eco, l’ultimo brandello di spirito ancora imbrigliato al mio corpo. Un tormento.
Briseide corre verso di noi, il viso contorto. Si china sul corpo, i suoi adorabili occhi scuri che stillano acqua tiepida come una pioggia estiva. Si copre il volto con le mani e geme. Achille non la guarda. Non la vede nemmeno. Si alza.
«Chi è stato?» La sua voce è una cosa terribile, schiacciata e in frantumi.
«Ettore» dice Menelao. Achille afferra la sua gigantesca lancia di frassino, e cerca di divincolarsi dalle braccia che lo trattengono.
Odisseo lo afferra per le spalle. «Domani» dice. «Ora è dentro le mura. Domani. Ascoltami, Pelide. Domani lo ucciderai. Te lo giuro. Adesso devi mangiare, e riposarti.»
Achille piange. Mi culla, e non mangia, non proferisce parola che non sia il mio nome. Vedo il suo viso come attraverso l’acqua, come un pesce vede il sole. Le sue lacrime cadono, ma non posso asciugarle. Questo adesso è il mio elemento, la mezza vita di uno spirito non ancora sepolto.»

E' impossibile non restare ammaliati dalla scrittura della Miller: accattivante, mai banale, e che riesce a trasportare in luoghi lontani e inesplorati. 

Buona lettura📚

Recensione: "Se i gatti scomparissero dal mondo"- Kawamura Genki

 Buongiorno lettori💗📚📚

Oggi parliamo di un romanzo molto carino e leggero, che nella sua simpatia lascia piccoli messaggi utili per la nostra vita. 

Di lavoro fa il postino, mette in comunicazione le persone consegnando ogni giorno decine di lettere, ma il protagonista della nostra storia non ha nessuno con cui comunicare. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Che fare nella settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire. 



Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto, anzi un vero affare. Un giorno di piú di vita in cambio di qualcosa. Solo che la cosa che il Diavolo sceglierà scomparirà dal mondo. Rinunciare ai telefonini, ai film, agli orologi? Ma certo, in fondo si può fare a meno di tutto, soprattutto per ventiquattr'ore in piú di vita. Se non fosse che per ogni oggetto c'è un ricordo. E che ogni concessione al Diavolo implica un distacco doloroso e cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. Soprattutto quando il Diavolo chiederà di far scomparire dalla faccia della terra loro, i nostri amati gatti. Kawamura Genki ci costringe a pensare a quello che davvero è importante: alle persone che abbiamo accanto, a quello che lasceremo, al mondo che costruiamo intorno a noi. 💗📚📚

"Ecco che cos'è il Diavolo. Quello che avresti voluto diventare ma non hai potuto, quello che allo stesso tempo più vicino e più lontano da te"

Con  ironia e con simpatia viene raccontata una storia commovente e toccante sull'affrontare la propria mortalità e sull'assumersi la responsabilità delle proprie scelte. E' un romanzo emozionante e simpatico sulla vita, l'amore e la famiglia e su cosa lasciamo quando ce ne andiamo. Lascia un grande insegnamento: la felicità sta nel quotidiano e nelle piccole cose che già ci circondano, è una nostra scelta non essere felici. 💗📚📚


Buona lettura 💗

martedì 25 aprile 2023

Recensione: "La casa sul mare Celeste"- J.K.Klune

 Buonasera Lettori💖💖

Questa sera vi porto una recensione di un fantasy standalone molto carino: Linus Baker ama la sua vita solitaria e ama il suo lavoro. E' un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi.

La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.

La storia è incredibilmente dolce, l'autore riesce a portare tra le sue pagine temi molto importanti attraverso personaggi che, nella loro straordinarietà, sono assolutamente normali. Non porta stereotipi di genere, ma protagonisti con cui ognuno di noi può ritrovarsi. La scrittura è scorrevole e i personaggi ben caratterizzati, ognuno di loro lascia un profondo e importante insegnamento.📚📚
La casa sul mare celeste è un libro che trasmettere messaggi importanti senza troppi giri di parole: la storia dei bambini e di Arthur è il chiaro esempio di come la paura faccia nascere pregiudizi e discriminazioni, e di come solo la conoscenza, l’informazione, possano eliminarli.

Conoscere quello di cui si ha paura è il primo passo per affrontarlo, e il personaggio di Linus credo sia stato fondamentale per trasmettere dal principio questo messaggio. Ho adorato Lucy, un bambino particolare che fa riflettere molto: che cos'è la malvagità? Essere malvagi è essere semplicemente definiti così o sono le azioni che ci definiscono tali?❤❤



La casa sul mare celeste è un fantasy standalone, con abbondanza di elementi magici, e un’ambientazione da sogno che ricalca perfettamente lo stile della storia.

La tematica lgbtq presente che fa da sottotrama risulta convincente al punto da non diventare necessaria per rendere attraente la narrazione al lettore, anzi rende completa e complessa una "favola" molto particolare. Arrivati al termine della storia si è completi e convinti che nella vita ci sia molto di più di quello di cui ci si convinca di avere nella vita.


Buona lettura📚📚

domenica 23 aprile 2023

Recensione: " Il regno dei dannati" - Kerri Maniscalco

Buongiorno lettori 🌼🌼


Oggi parliamo del secondo libro della nuova saga di Kerri Maniscalco. Il volume precedente, per me era un completo no, tanto potenziale ma poca sostanza e decisamente molto confusionario. Questo secondo libro è un pó più sviluppato e mi ha convinto di più, soprattutto accontenta i nostri appetiti di lettori adulti in un tornato di passioni incontenibili, misteri da risolvere e rocamboleschi colpi di scena.❤📚

+++++++Spoiler

Emilia ha accettato di sposare il diavolo in persona, fratello di Ira. Assieme a quest’ultimo raggiunge finalmente i sette cerchi infernali con l’obiettivo di tramare contro i sette principi Malvagi e distruggerli, pur di scoprire la verità sulla morte dell’amata sorella Vittoria.❤📚📚

Ma Emilia andrà incontro a moltissimi ostacoli, indovinelli da risolvere, indizi incomprensibili e, poi, si scontrerà col suo stesso cuore, che la guiderà inesorabilmente verso Ira. Emilia accumula indizi, tra cui libri stregati, specchi magici, armi, teschi incantati e altri oggetti che la portano su mille strade diverse a porsi mille domande diverse. Non si fida di nessuno, nemmeno dell’unica creatura che ha sempre pensato al suo bene ed è sempre intenta ad elaborare teori.



Di fronte a cortigiani pronti a pugnalarti alle spalle, principi che amano la paura, palazzi lussuosi, feste dissolute e indizi discordanti su ciò che è veramente accaduto alla sorella, Emilia si ritrova in missione per svelare i misteri del suo passato e scoprire le risposte che desidera. In questo percorso però lei stessa diventerà una Regina degna dell'inferno.❤📚📚

Sicuramente è più serio del precedente libro e leggermente più maturo. Anche i personaggi hanno un carattere più delineato e ben descritto. Inoltre molti dubbi vengono chiariti e ci portano verso un finale a sorpresa. 

Rimaniamo in attesa del terzo che in Italia dovrebbe uscire a Settembre ... lunga attesa ⏳️ 

Buona lettura ❤📚📚

lunedì 10 aprile 2023

Recensione: "Le fiabe di Beda il Bardo"- J.K. Rowling

 Buonasera Lettori ❤📕📕

Avevo un pó di nostalgia di Hogwarts e del mondo magico e avevo bisogno di qualche storia. Mi sono resa conto di non aver mai letto la raccolta delle fiabe per i piccoli maghi così ne ho approfittato.

Le fiabe di Beda il Bardo è uno pseudobiblion che viene menzionato nel romanzo Harry Potter e i Doni della Morte di J. K. Rowling. Nel libro è narrata La storia dei tre fratelli, che introduce i protagonisti agli artefatti magici noti come Doni della Morte. Una versione reale del libro è stata scritta dalla Rowling originariamente in sole sette copie, sei delle quali donate a persone che hanno contribuito a far nascere e a diffondere la saga di Harry Potter e l'ultima venduta all'asta per scopi di beneficenza. L'opera è stata in seguito resa disponibile al pubblico a causa delle richieste dei fan; in Italia il libro è stato pubblicato il 4 dicembre 2008 da Salani.❤📕 


Nel libro sono raccolte cinque storie descritte come molto popolari nel mondo magico di Harry Potter; a seguito di ogni storia sono riportati commenti e aneddoti di Albus Silente che le contestualizzano e rivelano talvolta dettagli del mondo magico. Delle cinque storie, solo l'ultima è riportata per intero all'interno della saga, mentre la prima, la seconda e la quarta vengono solamente nominate da Ron Weasley.❤📕

I racconti sono divertenti, sinistri, saggi e accattivanti e potrebbero essere paraganati ai racconti raccolti dai fratelli Grimm. Sono come fiabe del mondo umano con una storia e una morale. E forse è proprio per questo che piacciono, rafforzano quell'idea che il mondo magico di Harry Potter non sia solo fantasia, anzi leggerle è un modo molto carino per rimanere all'interno di questo bellissimo mondo.

Buona lettura 📕

domenica 9 aprile 2023

Recensione: "The Sandman- Atto III"- Neil Gaiman



Buonasera lettori!📚📚

Ho purtroppo finito di ascoltare The Sandman (dico purtroppo perché sento già nostalgia di quei mondi). E' stata un'esperienza bellissima, che dovete fare. L'immersione nella storia principale e nelle storie che vengono raccontate è totale. La capacità descrittiva e narrativa vi fa vedere puntate su puntate di una serie bellissima, di grande produzione, basta solo chiudere gli occhi.

La storia che Neil Gaiman ha raccontato, è immensa, senza inizio né fine, tocca tutta quella che può essere la conoscenza umana, le storie, i mondi possibili. Di grande impatto. Sia nella serie a fumetti di Gaiman, che nella versione italiana che comprende dieci volumi, seguiamo Sogno, chiamato anche Morfeo, nel suo regno dei sogni e conosciamo i suoi sei fratelli, gli immortali "Eterni". L'Atto III copre i restanti capitoli del volume 6 (Favole e riflessi), i volumi 7 (Vite brevi) e 8 (La locanda alla fine dei mondi) nella loro interezza, e due capitoli del volume 10 (La veglia).

L'atto III è composto da un mosaico di narrazioni che hanno al centro della trama due cose: il Cambiamento e le conseguenze che questo causa nei rapporti interpersonali, e la Vita: la fragile, breve natura della vita umana. Nel corso degli episodi incontriamo finalmente Distruzione e capiamo perché abbandonò gli Eterni, scopriamo come alla fine Orfeo muore, conosciamo meglio Delirio e seguiamo Morfeo in un viaggio che lo cambierà per sempre, sigillando il suo destino. Morfeo intraprenderà un importante viaggio per occuparsi di alcune questioni di famiglia. Farà visita al figlio Orfeo, un gesto che provocherà grandi conseguenze, e, accompagnato da Delirio, rintraccerà Distruzione, il fratello da tempo perduto nonché unico membro degli Eterni ad aver abbandonato le sue responsabilità.






Negli episodi indipendenti, a mio avviso bellissimi, Orfeo e Paura di cadere, ci viene presentato un regista teatrale paralizzato tanto dalla sua paura del successo quanto da quella del fallimento, e ci viene fornito il retroscena completo di come il figlio di Morfeo e Calliope diviene una testa senza corpo. In questo Atto III si trovano anche un paio di brevi episodi indipendenti incentrati su Desiderio - I fiori dell'amore e Come incontrarono se stessi - che sottolineano non solo il piacere che Desiderio prova nell'esercitare il suo potere, ma anche la sua crudeltà.

A concludere l'Atto III, invece, è Alla fine dei mondi, una raccolta di sei storie raccontate da viaggiatori, riuniti attraverso lo spazio e il tempo in una misteriosa locanda durante una "tempesta di realtà". Un espediente narrativo che facilita l'esplorazione di generi diversi e crea un veicolo per mostrare il potere trasformativo delle storie.📚📚


"Che potere avrebbe l'inferno se i dannati non potessero sognare il paradiso?”







Il tipo di narrazione che ascoltiamo è ad incastro, cioè un racconto nel racconto: il narratore iniziale cede il posto ad un altro narratore, e via di seguito, per poi riprendere la narrazione di partenza quando questi hanno concluso; oppure molto spesso troviamo storie che contengono al loro interno un’altra storia, raccontata dallo stesso narratore. Insomma un modo originale e bellissimo, che richiama molto Le mille e una notte, per portare avanti la narrazione e non stancare mai l'ascoltatore. In questo modo chi ascolta la storia si sente veramente trasportato in mondi lontani, città perdute, posti dimenticati, e non si può mettere in dubbio che ogni storia sia vera, anzi alla fine di ogni capitolo si è convinti che quel posto, città, luogo o realtà esista veramente.📚📚

Gaiman è diventato una certezza!
Buon Ascolto!💗💕